Il Marketing è un argomento in continua evoluzione, ed è uno degli argomenti più trattati a causa della sua grandissima importanza: senza il Marketing, nessuna attività si muove.
Oggi iniziamo questo nuovo argomento che ritengo sia molto interessante e che esamineremo in varie sfaccettature analizzandolo in modo approfondito, vedremo di che si tratta, quali sono i metodi della promozione e gli errori che vengono ripetuti con estrema facililità dalla stragrande maggioranza di commercianti ed imprenditori.
Entriamo subito nel vivo dell’argomento.
Le risorse del Marketing: l’Asset, questo sconosciuto
Iniziamo a dire cos’è l’Asset: è un indice che registra lo stato patrimoniale di un’impresa (inteso come beni materiali e immateriali con i relativi
valori economici di mercato).
Spesso accade che le imprese pensino che il loro Asset sia costituito soltanto dai beni materiali, tangibili come fabbricati, macchinari, mobili eccetera, ma non considerano un bene economico il loro marchio, la prima cosa che dovrebbe invece essere presa in considerazione in modo particolare per quelle imprese che operano da tempo sul mercato.
Dell’Asset però fanno perte anche il valore dei dipendenti e dei fornitori, gli eventuali brevetti e via dicendo: tutte cose che sistematicamente vengono messe nel cosiddetto “dimenticatoio”, ma che nella realtà dei fatti, hanno un valore che non deve assolutamente essere sottovalutato.
Se pensiamo al personale specializzato, possiamo capire subito quanto sia importante per un’azienda avere questo tipo di dipendenti, in quanto è anche grazie
ad essi che è possibile imporsi in un mercato dove nulla di nuovo viene presentato, esistono concorrenti in qualsiasi (o quasi) settore, pertanto avere del personale specializzato significa avere un asso nella manica per offrire competenza e qualità nello svolgersi del proprio compito verso il committente.
Tutto questo vale per qualsiasi settore, sia nell’artigianato come nell’industria e nella libera professione.
Il valore di queste competenze troppo spesso viene invece sottovalutato, forse perché all’apparenza è meno visibile, ma non per questo è meno importante di una forte
immagine pubblicitaria imposta solo da spot e slogan.
Altrettanto spesso viene sminuito il compito dei collaboratori, altro grosso errore, senza rendersi conto che un buon collaboratore porta un valore aggiunto all’azienda elevatissimo.
Quindi nell’Asset dovrebbero essere presi in seria considerazione i punti esposti sopra, in questo modo possiamo renderci conto di quale sia il vero valore
dell’azienda e di conseguenza organizzare i servizi in modo tale da portare un valore sempre maggiore all’immagine dell’impresa.
Anche i fornitori sono fondamentali, un buon fornitore darà modo di dare al pubblico prodotti o servizi di ottima qualità, fattore questo che inciderà positivamente sia sul
valore dell’azienda, sia sull’immagine che questa ha e avrà in futuro sul pubblico.
E’ necessario fare una buona selezione di fornitori, una cosa che indubbiamente può richiedere tempo, ma che a lungo andare porterà buoni frutti, un buon fornitore, così come un buon collaboratore, si rivelano sempre dei buoni investimenti.
Non sempre il fornitore più economico è sicuramente il migliore, anzi nella maggior parte dei casi è vero l’esatto contrario, chi fa la battaglia del prezzo più basso non sarà sicuramente in grado di offrire una qualità adeguata al tipo di prodotto fornito.
Bisogna quindi valutare una giusta media, per poter fare una scelta sicura e migliore possibile.
Un fornitore con caratteristiche di prim’ordine, valorizzerà sempre la nostra attività, in caso contrario perderemo sicuramente buona parte dei clienti e inizierà un passaparola negativo, quello che purtroppo funziona meglio di qualsiasi altra forma di pubblicità, un’etichetta che difficilmente potrà essere rimossa.
Per continuare in un mercato globale in continua espansione ed evoluzione ogni impresa, sia di nuova costituzione, sia affermata, dovrebbe pensare alle strategie di presentazione di una serie di servizi e di prodotti correlati al servizio o prodotto principale, così facendo sarà possibile offrire al pubblico un ventaglio di offerte che difficlmente potranno essere ignorate, la completezza ripaga sempre, anche se richiede sforzi maggiori.
Pensiamo sempre al target del pubblico di riferimento, è un dato essenziale che permette di operare una comunicazione adeguata al pubblico di riferimento: parlare la stessa lingua dei nostri clienti, significa entrare fin da subito in sintonia, quindi significa avere maggiori probabilità di successo.
Il passo successivo è quello di iniziare a promuovere i prodotti o servizi dell’azienda, non attraverso il cosiddetto marketing d’immagine cioé pubblicizzando il logo o il marchio (che porterebbe a costi sostenibili solo dalle grandi imprese), ma più che altro fare in modo di far conoscere l’azienda, le sue caratteristiche e facendo in modo che il pubblico possa capire da subito che questa potrebbe essere la risposta alle proprie necessità.
Utlizzando questo metodo, mettiamo il potenziale cliente in una posizione di rilievo e di agio, non offriamo subito qualcosa da acquistare che inevitabilmente porterebbe ad una risposta negativa, ma lo mettiamo in condizione di valutare la possibilità che possa trovare esattamente quello che cerca e che fino a quel momento non aveva trovato in altri concorrenti.
Dopo il primo contatto, avremo la possibilità di fare le prime proposte d’assaggio, in modo tale che il cliente possa testare la nostra azienda per convincersi della qualità e della competenza che gli vengono offerte, indipendentemente dai prodotti, dai servizi o dal prezzo.
I primi clienti soddisfatti ne porteranno altri in seguito grazie al passaparola, una forma pubblicitaria gratuita e alquanto efficace che funziona sempre e nel modo migliore.
Per ogni successo, dobbiamo ricordare sempre che questo è dovuto in parte agli eventuali collaboratori ed ai fornitori.
Bene, quì si conclude questa prima esposizione dell’argomento Marketing che continueremo ad esplorare nei prossimi giorni, a presto.